domenica 14 giugno 2015

"Calista Battaglia... tutta colpa del rock", di Lucia Potacqui

Romanticamente rock: ecco la sensazione che aleggia in me dopo aver letto l'ultima pagina. Calista Battaglia è un personaggio che conduce per mano attraverso il dolore, la rivincita, i pensieri e le reazioni esagerate, la dolcezza e il panico. Sempre con i'iPod a scandire gli accadimenti con la musica adatta. Sempre con il rock che emana energia e limpidezza, da ogni pagina.

"Calista Battaglia... tutta colpa del rock", di Lucia PotacquiIl romanzo si sviluppa come una mappa dell'anima di Calista. La trama non ci sorprende, gli eventi si succedono senza sorprese eclatanti. Noi lettori non siamo sorpresi, ma Calista sì: la protagonista è cristallina e rock nel reagire a ciò che le accade e che già è accaduto milioni di volte a milioni di donne. Perché non è nuovo il sole che sorge ogni mattino, ma siamo nuovi noi a guardarlo.

Gli accadimenti ci portano in viaggio lungo quella mappa e ci troviamo ad attraversare i segni eterni della morte, specie quella di cui non sappiamo darci ragione, il buio ed il suo parto più atroce: l'insicurezza che sospende la vita.

Eppure, anche in quanto vi è di più definitivo, la vita riesce a produrre una crepa. Ed in quello spiraglio prende respiro la narrazione: Calista lotta, sempre, ed anche quando dichiara la sconfitta, senza poterlo ammettere, prepara con determinazione il lieto fine.

Romanticamente rock, dicevo in principio, perché di una storia d'amore si tratta, il cui valore va cercato e trovato nella speranza che come un'edera avvolge ogni parola e si fa trasparente e necessaria come l'aria.