domenica 11 ottobre 2015

The Newsroom, la sigla: un inno all'Occidente

Anziché di libri questa settimana desidero parlare della sigla di una serie televisiva, The Newsroom. Sì proprio della sigla e solo di quella, senza addentrarmi nella trama della serie, che sviluppa il grandioso contraddittorio simbolo di quel primo minuto.

Prima di proseguire la lettura, il mio suggerimento è: guardate il video, se già non lo conoscete, secondo per secondo. 

Prima di ogni immagine, prima della storia, è l'atmosfera a presentarsi: musica e ritmo delle immagini materializzano la tensione eccitata di chi osserva il mondo, pronto a raccontarlo, fingendo a oltranza che l'aggressività sia la molla di uno scatto morale, "In God we trust".

La notizia è un'esplosione e nell'esplosione scintilla l'efficienza, una tecnologica e affilata efficienza: un arco voltaico che va direttamente dal fatto alla trasmissione della notizia. "On air".

La tazza di caffè, il treno, gli orologi, la lettura frenetica delle prime pagine dei quotidiani del mattino, mentre nel mondo la storia s'avanza e produce informazioni; e la musica a mimare il battito di un cuore impavido in picchiata verso la vita.

Affascina questo minuto: racchiude più ciò che pensiamo di essere, forse, di ciò che siamo. Ed è la testimonianza della nostra capacità di sognare. Non importa quanto crudele il sogno possa essere.