Nel tramonto disciolto
fra gli abbagli del vetro
ondeggia i capelli
il vento in lontananza
d'una donna ravvolta in vapori già notturni.
La osservo istantaneo dal treno
tigre femmina eretta sugli scogli
persi gli occhi fra altalene di materia marina.
L'osservo che rapida e molle si curva
poi si china e siede
e mentre le gambe raccoglie
in un tiepido abbraccio,
l'intima scena
- il mare la donna la notte che sorge -
svanisce nel buio
schiaffeggiata
dall'ingresso in galleria,
scomposta
nell'impressione primordiale
dell'odore latteo che ha la tenerezza.
Zeno
Elementare primordiale: I, di Zeno
Elementare primordiale: III, di Zeno