Il respiro del mondo
si svelò di notte
nell'ariosa dimora
d'un uomo solo.
Doveva accadere nell'ora
che ha il buio più strano
il buio sospeso tra l'alba e la notte
ed estraneo ad entrambe,
quando il tempo trattiene il fiato.
Vegliava allora l'uomo solo
come smarrito alla finestra
tra le stelle ed il blu scuro.
In quel silenzio terso
prese lentamente a risuonare potente
l'alternarsi vivo del suo respiro
sensuale come un velo
necessario come un lavorio nascosto.
Nell'uomo solo
s'incise la natura
di sospiro del mondo:
egli lacrimò esaltato di sapersi
disperso nel fiato del tempo.
Zeno
Elementare primordiale: III, di Zeno
Elementare primordiale: V, di Zeno