domenica 10 maggio 2015

Domanda da nerd sulla via della consapevolezza

D'accordo: è una passione, la passione per gli strumenti attraverso i quali facciamo ogni minuto immersioni fantastiche in oceani di informazioni, ed è anche quel che pare essere la base di ogni esperienza, almeno occidentale, del futuro prossimo e oltre.

Proliferano su youtube.com canali dedicati a recensioni di ogni gadget tecno in commercio ora e ai rumors di ciò che sarà in commercio nei prossimi mesi: personalmente dedico molto tempo a guardarli e, a volte, a riguardarli.

I supermercati, fisici oppure on-line, grondano di visitatori affamati di tutto ciò che di tecnologico il loro budget consenta e, forse, anche un po' oltre.

D'accordo - dicevo - è il nostro tempo, però proprio in quanto nostro tempo, tutto ciò merita una domanda dal di fuori del contesto in cui siamo immersi: non sarà troppo?

Mi spiego: l'immersione tecno accade nella spesso totale assenza di riflessione sul significato, valore o disvalore umano.

Il tempo, qualunque cosa sia e pur ammettendo che qualcosa sia, appare incontrovertibilmente limitato: l'indefinito aumento di potenzialità tecno, al punto in cui siamo arrivati, non si sta traducendo in spreco di tempo, cioè di una risorsa finita che in quanto tale non deve essere sprecata?