La storia, come spesso capita quando sembra concepita più per far da cornice a dei valori che per se stessa, ha una trama a tratti un po' forzata, ma sempre logica e coerente.
"Apprendista per caso", di Vikas Swarup |
In un'India che, pur con tratti propri millenari, assomiglia molto nei valori e nelle abitudini all'Occidente, la protagonista e voce narrante, Sapna, si trova coinvolta in intrighi più grandi di lei.
Una curiosità: nel romanzo si racconta degli scherzi che ci si fa in India nel primo giorno di aprile. Fino ad oggi sono stato inconsciamente convito che il pesce d'aprile fosse un'usanza squisitamente occidentale.
Ma torniamo a Sapna: gli eventi che ci racconta descrivono la sua crescita interiore, forzata da un potente capo d'azienda che ne vuol fare il prossimo amministratore delegato. Si tratta di un percorso travagliato che mette in discussione tutto, dai valori agli affetti più profondi, per sfociare in un finale inatteso, ma in qualche maniera scontato.
Si legge rapidamente "Apprendista per caso", ma ammetto che l'unica attrazione è il mistero che attraversa l'intera narrazione, mentre nessuna emozione mi hanno regalato personaggi ed eventi. Forse non ho saputo entrare in sintonia con il romanzo...