domenica 6 dicembre 2015

Jakob von Gunten, di Robert Walser

Jakob von Gunten è sia il nome del protagonista sia il titolo del romanzo: già questa identità lascia presagire ciò che si manda in scena, ossia la gloriosa piattezza della mediocrità.

La scelta di vita di Jakob dà il la alla narrazione: nato in una prestigiosa famiglia, decide di percorrere una più concreta strada scegliendo di affidarsi ad una scuola per maggiordomi e persone di servizio.

"L'insegnamento che ci viene impartito consiste sostanzialmente nell'inculcarci pazienza e ubbidienza": nel descrivere la scuola in cui sceglie di entrare, Jakob ci informa presto di come lo svilimento di un nobile mestiere e delle anime sia il meschino risultato a cui i suoi insegnanti tendono.
Jakob von Gunten, di Robert Walser
Jakob von Gunten, di Robert Walser

Tacerò in queste righe ogni riferimento agli insegnanti, perché di essi possiate farvi un'idea personalmente leggendo il romanzo ed allo stesso tempo perché possiate intuirne lo spessore dai tratti del loro allievo Jakob.

"Andiamo vestiti in uniforme: ebbene, questa circostanza di portare un'uniforme ci umilia e nello stesso tempo ci esalta": quali lugubri ricordi evoca questa considerazione a noi che, a differenza di Walser scrivente di Jakob, possiamo leggere la storia completa del Novecento?

Jakob realizza la quotidianità del mediocre felice di aver preso congedo da ogni volontà: "Ma una cosa so di certo: nella mia vita futura sarò un magnifico zero, rotondo come una palla".

Perché un tempo Jakob provava ripulsa per la mediocrità, ma "Quello che allora mi sembrava ridicolo e idiota, oggi mi appare bello e decoroso": ecco che l'uomo Jakob è spento, pronto ad essere un ubbidiente nessuno.

Ancor meno che suddito, Jakob, al termine della sua formazione, è il perfetto prototipo di un menzognero ("Ci sono delle sincerità che non fanno che annoiare e ferire") omologato ("Ma conformarsi è più elegante, assai più elegante che non il pensare") sicario ("La vita, lo sento, esige effervescenza, non riflessione") della verità.